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Guscio di mandorla: un combustibile da scoprire

Un prodotto in crescita

Un prodotto in crescita

I gusci di mandorla, sottoprodotto dell’industria della mandorla, costituiscono ben il 75% del volume totale dei frutti stessi. Grazie a caratteristiche simi al pellet di legno, vengono macinati per essere utilizzati come combustibili in stufe e in caldaie a biomassa.

In Italia, in particolare, la produzione di mandorle sta attraversando un momento di grande sviluppo e crescita negli ultimi anni grazie soprattutto al traino dei settori della cosmesi e dell’industria alimentare. I gusci di mandorla, infatti, non sono solo un prodotto completamente naturale ma, a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare, non richiedono alcun tipo di lavorazione.

Perché scegliere la biomassa da mandorla

Perché scegliere la biomassa da mandorla

Sebbene molte aziende abbiano provato a trasformare in pellet i gusci di mandorle questa operazione non ha mai dato risultati soddisfacenti a livello di costi. Questo ha fatto sì che per competere con il pellet in legno i gusci devono essere esclusivamente ricavati e trattati con il processo di macinazione.

Attualmente, sul mercato sono disponibili tre tipologie di gusci di mandorla: quelli a corteccia dura (con una resa calorifica maggiore e quindi una maggiore combustibilità); quelli a corteccia morbida; i gusci di mandorla tritati.

Il prezzo dei gusci di mandorla varia tra i 18 euro e i 20 euro a quintale e pertanto risulta competitivo rispetto al pellet che costa circa 35 euro a quintale. I gusci di mandorle macinati sono, infine, solitamente confezionati in big bag o in sacche da 20 kg o 25 kg e nell’analisi del loro costo non bisogna mai dimenticare che il trasporto ha un’incidenza considerevole.

Caratteristiche principali dei gusci di mandorla

Caratteristiche principali dei gusci di mandorla

Il guscio di mandorla presenta una buona qualità dal punto di vista fisico, chimico ed energetico. Non teme l’umidità e ha una minima propensione ad assorbirla. Inoltre, grazie al poco peso specifico e alle dimensioni relativamente ridotte, risulta essere ideale per chi ha problemi di spazio e umidità per lo stoccaggio.

Nello specifico, ha un potere calorifico non lontano da quello del pellet di legno (17,5 MJ/kg del pellet contro 16,2 MJ/kg per i gusci di mandorle), ma, come detto, un peso specifico nettamente inferiore (692 kg/m3 per il pellet rispetto a 379 kg/m3 del guscio di mandorla, e questo comporta costi di trasporto decisamente più elevati) e un’umidità compresa tra il 6% e il 9%, quindi non richiede asciugatura.

I gusci di mandorle hanno anche un basso punto di formazione iniziale di cenere rispetto al legno (1300° contro 850° C per il guscio di mandorla), che incide positivamente sulla manutenzione della caldaia.

Infine, uno dei vantaggi dei gusci di mandorla è la minore variabilità nella sua composizione il che si traduce in una minore necessità di regolazione di caldaie e stufe.

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