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Ridurre le emissioni con la biomassa "consapevole"

La proposta del Libro Bianco di Aiel per abbattere del 70% l'inquinamento da riscaldamento

La proposta del Libro Bianco di Aiel per abbattere del 70% l'inquinamento da riscaldamento

Serve partire da qualche numero per inquadrare la proposta lanciata da Aiel sul suo Libro Bianco che promette di ridurre del 70% le emissioni in atmosfera. Dalle statistiche riportate nel documento, il 54% delle emissioni primarie di PM10 è riconducibile al riscaldamento domestico, generate principalmente dalla combustione di legna da ardere e pellet.

Questo si traduce in una concentrazione significativa, particolarmente spiccata nel periodo invernale, nel bacino padano. Tutti ricorderemo le immagini proposte da giornali e tg, con un satellite che mostrava la grigia coltre che avvelenava l’intero nord Italia. 

Uno scatto che ha fatto il giro del mondo e, forse, ha fatto realizzare, attraverso gli occhi, la bolla in cui siamo immersi.

Il riscaldamento a biomassa può invertire la rotta?

Il riscaldamento a biomassa può invertire la rotta?

Sebbene il riscaldamento derivato dalla combustione di materia legnosa sia uno dei principali responsabili dell’emissioni di particolato primario, la biomassa può innescare e trainare un cambiamento virtuoso, stando alla proposta di Aiel, capace di abbattere, fino al 70%, le emissioni attuali.

La proposta si basa su due principi cardine: il turn over tecnologico e la consapevolezza di utenti e professionisti nell’utilizzo corretto del generatore di calore.

Basti considerare che l’86% del PM10 prodotto dal riscaldamento a legna, proviene da 6,3 milioni di generatori che hanno una vita media superiore a 10 anni. O ancora, vecchie stufe emettono fino a 8 volte più inquinanti rispetto alle sorelle più recenti, così come una conduzione impropria degli impianti provoca emissioni fino a 10 volte maggiori.

Rottamare ed educare

Rottamare ed educare

Aiel stima che con una rottamazione di 350.000 apparecchi all’anno, in un decennio, si potranno abbattere le emissioni di circa il 35%. Un dato destinato a raddoppiare con la corretta educazione del consumatore nell’utilizzo del generatore a biomassa.

L’effetto combinato di queste due azioni, oltre a riscaldare le famiglie italiane con una fonte sostenibile, permetterebbe di tagliare drasticamente le emissioni ambientali.

Una soluzione conveniente anche sul piano economico che candida la biomassa a combustibile da preferire. Tanto che continua ad essere premiato dal mercato: negli ultimi 10 anni, il consumo di combustibili legnosi in Italia si è ridotto del 17% mentre il consumo del pellet è raddoppiato. Nel Libro Bianco di Aiel si stima, infatti, che il costo per riscaldare una casa, corrispondente a un consumo di 10MWh/anno, sia di 640€ con il pellet e di 440€ scegliendo il cippato. Un risparmio notevole rispetto agli 850€ richiesti per il consumo di gas naturale e dei 1430€ per i generatori a gasolio.

Con gli impianti Advance Easy Moving è possibile gestire tanti tipi di biomasse per caricare automaticamente il proprio generatore di calore. Una soluzione, questa che elimina la fatica e permette di mantenere la caldaia accesa in assoluta sicurezza.

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