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La Gran Bretagna anticipa l’addio alle caldaie a gas

Dal 2025 al 2023: la sfida ambiziosa del governo britannico

Dal 2025 al 2023: la sfida ambiziosa del governo britannico

Gli inglesi hanno deciso e non intendono tornare indietro. Il futuro è nell’idrogeno, ma nel frattempo il governo britannico è intenzionato a vietare l’installazione di qualsiasi nuova caldaia che usi combustibile fossile. La tabella di marcia, che inizialmente prevedeva di vietare l’installazione di nuove caldaie a gas dal 2025 e di qualsiasi tipo che usi combustibile fossile dal 2035, sta per essere riaggiornata.

Molto probabilmente, infatti, sarà il 2023 e non il 2025 l’anno della messa al bando dell’installazione di nuove caldaie a gas. Un’impresa enorme, ma indispensabile per il clima e le tasche di cittadini e imprese.

La corsa pazza del prezzo del gas è stata sicuramente tra i fattori più decisivi per anticipare le  mosse del governo britannico e in particolare del suo Comitato Business, Energy and Industrial Strategy (BEIS).

Se la loro proposta sarà accettata, fra un anno in UK non si potranno più installare caldaie a gas naturale nelle nuove case, ma si dovranno usare caldaie a biomasse, teleriscaldamento oppure pompe di calore o, in futuro, caldaie a idrogeno.

Le motivazioni dietro ad una scelta irrevocabile

Le motivazioni dietro ad una scelta irrevocabile

Il riscaldamento è la più grande fonte di emissioni di carbonio in Gran Bretagna, pari a oltre un terzo del totale dei gas nocivi per l’ambiente. La decarbonizzazione del settore costituisce quindi la maggiore difficoltà per affrontare la crisi climatica, particolarmente perché, come sottolinea il Guardian, richiede un intervento in milioni di abitazioni individuali in tutto il paese.

Oltre agli aspetti climatici, questa strada vuole evitare che i cittadini britannici subiscano eccessivamente i prezzi delle bollette del gas che sono destinati a raddoppiare.

Al momento soltanto 1 milione su 27 milioni di case britanniche hanno un sistema di riscaldamento a bassa emissione di carbonio e il 78% dei riscaldamenti britannici va a gas. Non sarà un percorso semplice per la Gran Bretagna, ma è quello giusto.

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