Sul fronte della fattibilità economica, a seguito dell’aumento del prezzo del pellet e, conseguentemente, con base imponibile più che raddoppiata, dimezzare l’Iva non avrebbe effetti negativi per l’Erario rispetto ai livelli del 2021. Si tratterebbe quindi di una misura a costo zero per lo Stato.
Va ricordato, infine, che l’urgenza e la necessità di ripristinare l’aliquota Iva agevolata per il pellet ha trovato ampio risalto sulla stampa nazionale negli ultimi mesi. Inoltre, è notizia recente che alcuni Paesi dell’Unione europea come Spagna e Croazia hanno ridotto l’aliquota sul pellet. In Spagna l’Iva è stata portata dal 21% al 5% e in Croazia, attraverso due differenti azioni politiche, prima dal 25% al 13% e successivamente dal 13% al 5%.
Sono questi i motivi per cui AIEL chiede al Governo il ritorno dell’IVA sul pellet al 10% all’interno della prossima Legge di Stabilità, come misura di tipo strutturale che concorra a rilanciare tutta la filiera economica dell’energia dal legno.