La nuova identità Sistem Air Group
L’evoluzione del logo del Gruppo esprime e anticipa la direzione aziendale determinata dall’espansione in nuovi settori e ampliamento della gamma prodotto
In un periodo storico dove si sta registrando un aumento costante dei consumi energetici nei paesi più sviluppati, ed un conseguente aumento dell’impatto sull’ambiente e sui prezzi delle materie prime, combustibili fossili su tutti, la ricerca di nuove tipologie di combustibili a biomassa assume un ruolo cruciale. E la scoperta del mais, in questo senso, risulta essere una risorsa decisiva.
Il mais, infatti, si presta da un punto di vista generale a molteplici utilizzi energetici e in particolare per una combustione finalizzata proprio alla produzione di energia termica e/o elettrica. Dalla granella alle altre parti della pianta ogni componente può essere utilizzato per la produzione di energia.
In particolare:
Da un progetto di ricerca della Regione Piemonte, finanziato dal Programma nazionale biocombustibili Probio, che ha avuto come obiettivo la messa a punto e la verifica della tecnologia di combustione del mais, è emerso che la granella di mais ha prestazioni energetiche equivalenti a quelle del gasolio.
Nel dettaglio, il potere calorifico del mais, è risultato pari a 15,88 MJ/kg (con umidità del macinato all’11%), che significa che 2,22 kg di mais sono energeticamente equivalenti a 1 litro di gasolio. Le prestazioni dell’impianto a mais sono inoltre equivalenti, in termini di essiccazione, a quelle dell’impianto a gasolio, ma con generazione di emissioni che rientrano nei limiti di legge.
Inoltre, sono emerse dallo studio altre caratteristiche positive della granella: ha una composizione standard (i semi della stessa cultivar sono pressoché identici tra loro); le rese della coltura sono elevate (nei terreni vocati); non presenta problemi di stoccaggio (è sufficiente che la granella abbia umidità del 13%, tenore a cui viene convenzionalmente commercializzata); ha potere calorifico elevato; è facilmente reperibile sul mercato dei cereali; non comporta investimenti particolari perché sfrutta la tecnica colturale e le macchine utilizzate per la coltura convenzionale; ha un contenuto di ceneri varia dall’1,5% per la granella fino al 4-9% per le altre parti della pianta.
Infine, il suo utilizzo come combustibile può servire per riciclare, senza doverla smaltire adeguatamente, la granella colpita da micotossine e perciò inadatta all’uso alimentare o mangimistico.
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